Histoire d’O.: sessualità, immaginario e potere.

La potenza orgastica è la capacità d’abbandonarsi, senza alcun’inibizione, al flusso dell’energia biologica, di concentrarsi con tutta la propria personalità affettiva sull’esperienza, percepita come sensazione di soddisfazione fisica, e scaricare l’eccitazione accumulata, attraverso contrazioni piacevoli ed involontarie del corpo.
AOSL’istinto sessuale è connaturato in tutte le creature ed innato in ciascuno. La sua sfera può esser rappresentata simbolicamente dal dio greco, satiresco-caprigno-fallico, Pan.
Nel passaggio dal paganesimo al monoteismo, quest’entità è stata rimossa e culturalmente trasformata nel Diavolo, le cui manifestazioni, attualmente,
poichè le altre possibili modalità son state censurate storicamente, emergono nel campo dei disturbi psichici in fenomeni quali il panico, l’incubo, la masturbazione e lo stupro.
L’ars erotica, propria delle società orientali, di quella arabo-musulmana e della romana antica, considera il piacere per sé stesso, indagandolo per la sua intensità, nelle sue qualità e nei suoi effetti sul corpo e la mente, raccogliendone i dati in una conoscenza di cui i soli detentori la trasmettono per mezzo di pratiche esoteriche, d’iniziazione sessuale, rivolte a pochi eletti.
Contrapposta a quest’arte, dal Medioevo ad oggi, in Occidente, dall’archivio dei piaceri del sesso è nata una scienza, strumento d’intensificazione e rafforzamento delle istituzioni di potere, che pone la sessualità quale territorio aperto a processi patologici (le perversioni) che richiede interventi terapeutici e di normalizzazione.
SocrateLa civiltà moderna, attraverso la repressione generale, causa l’incapacità, per gli esseri umani, di lasciarsi andare totalmente.
Socrate al controllo di sè, ed alla moderazione, contrapponeva la follia (mania) e la esaltava quale matrice della sapienza (la Sophia gnostica).
Friedrich W. Nietzsche considera la follia come pertinente a Dioniso (in simpatia con Pan), mentre Giorgio Colli riferisce a questa divinità esclusivamente quella erotica.
La divina follia, per Roberto Calasso, origina dalla figura della ninfa (connessa anch’essa al mondo di
Pan): la provocatrice della possessione primigenia.Waterhouse
Secondo Paracelso, le ninfe son spiriti della natura, creature spirituali mortali che appaiono agli uomini e vi s’uniscono per diventare eterne.
Il matrimonio con esseri immaginari, che popolano la fantasia, è un tema universale che si basa su modelli archetipici, è uno stadio fondamentale del misticismo, per ricongiungersi all’assoluto, dunque presente anche nello sciamanismo femminile, ch’è stato occultato nel linguaggio ermetico di miti, fiabe, leggende e nella letteratura (ciò appare evidente, in particolare, nella poetica dei Fedeli d’Amore e nel dolce stil novo).

AndroginoPlatone racconta d’una razza primordiale d’esseri che contenevano in sè i due principi, maschile e femminile, ed erano, per forza ed ardire, straordinari, nutrivano in cuore superbi propositi, tanto da attaccar perfino gli dèi, a tal punto che quest’ultimi ne paralizzarono la potenza spezzandoli in due: da qui il sorgere della differenziazione anatomica dei sessi, in ciascun dei quali permane il ricordo della precedente condizione ed è presente l’impulso a ricostituirla nella relazione amorosa.
Carl Gustav Jung ammette l’esistenza d’una personalità interiore (anima) il cui carattere è complementare a quella esteriore, poichè contiene tutte le qualità che fan difetto all’atteggiamento cosciente. Nell’uomo tanto più è virile l’atteggiamento esterno, tanto più sono cancellati in esso i tratti femminili, che compaiono, perciò, nell’inconscio. In lui prevalgono in genere, od almeno vengono considerati ideali, la logica e la concretezza, mentre nella donna prevale il sentimento. Interiormente il rapporto s’inverte: l’uomo si vale del sentimento e la donna della ponderazione. Nella donna i tratti di tipo maschile, esclusi dall’atteggiamento esteriore, divengono le qualità proprie dell’Animus, così come quelli femminili rimossi dall’uomo costituiscono l’Anima.
Alex GreyDalla doppiezza della psiche ha origine lo scambio di transfert degli amanti che viene ritualizzato nel tantrismo nella drammatizzazione cerimoniale dei ruoli divini di Shiva (l’eterno maschile) e Shakti (l’eterno femminile), incarnati rispettivamente da uomo e donna.
Nell’Orgasmo la persona perde coscienza della propria individualità, ha un senso di comunione e fusione col partner e l’impressione di far parte dell’intero universo pulsante.
L’ebbrezza indotta dal portare il momento dell’acme al limite più estremo possibile (subspace) è la lucidità eroto-comatosa che fa parte della tecnica, suggerita da Aleister Crowley, per indurre la transe veggente con la quale operare magicamente.

La sessualità è il vincolo più forte che ci lega alla natura animale: non è uno svago od un’attività temporanea, ma un modo di vivere.

(Fonti: Giorgio Colli, “La nascita della filosofia” – Adelphi; Robert E. Svoboda, “Aghora” – Vidyananda; James Hillman, “Saggio su Pan” – Adelphi; Michael Foucault, “La volontà di sapere” – Feltrinelli; Roberto Calasso, “La follia che viene dalle Ninfe” – Adelphi; Giorgio Agamben, “Ninfe” – Bollati Boringhieri; Elémire Zolla, “L’amante invisibile” – Marsilio; Julius Evola, “Metafisica del sesso” – Mediterranee; Marie-Louise von Franz, “Il femminile nella fiaba” – Bollati Boringhieri; Wilhelm Reich, “La funzione dell’orgasmo” – Net; Alexander Lowen, “Amore e orgasmo” – Feltrinelli; Julius Evola, “Maschera e volto dello spiritualismo contemporaneo” – Mediterranee)